I vini che ci scaldano: i consigli della Sommelier
Ormai si sa, l’autunno è una stagione ricca di colori caldi, ingredienti curiosi e gustosi ed io oggi mi sono divertita ad abbinare alcuni piatti del nuovo menù dell’Osteria al Cantinì ad un buon calice di vino.
Bianco o rosso per il risotto alla zucca del nostro chef?
Il risotto alla zucca dello chef Gabriele con crema di Roccaverano e polvere di porcini è un piatto che gioca molto con le morbidezze; per questo, consiglio di abbinarlo ad un vino bianco morbido, con alcune note acide, fresche e con qualche anno alle spalle oppure che faccia un affinamento leggero in botti di grandi dimensioni.
Nella nostra carta dei vini con queste caratteristiche c’è il Novecento Bianco dell’azienda Rocca Bernarda, millesimato 2015 da uve friulane, picolit e pinot grigio.
Se non potete rinunciare al vino rosso, invece, ve ne propongo uno con il giusto equilibrio tra tannini e acidità: un 100% Sangiovese Montecucco, millesimato 2016 dell’azienda Campinuovi, delicato e rotondo.
Per il cervo con cavolo cappuccino ci sta decisamente un rosso
Tra i secondi del menù del Cantinì ho scelto un altro piatto che amo moltissimo: il cervo con cavolo cappuccio, facilmente abbinabile a ottimi rossi sia strutturati che semplici.
Io ve ne consiglio uno millesimato 2016 dell’azienda di Tato Bressanelli della zona di Sellero: il Viandante 100% Cabernet Sauvignon. Un vino naturale, di cui purtroppo non tutte le annate sono disponibili, dal gusto morbido e equilibrato che accompagnerà dolcemente ogni vostro boccone.
Inoltre, se siete amanti di rossi corposi strutturati e intensi posso consigliare l’Ascaro, una Barbera dell’Oltrepò pavese (zona che si sta riscoprendo). Un vino che riempie e pulisce perfettamente la bocca dopo ogni sorso!
Un vino minerale, semplice e con note agrumate per il gelato al Blue Stilton
Lo so, un altro consiglio curioso, non sicuramente semplice, riguarda l’abbinamento di un buon vino ad un dolce; io oggi accetto la sfida con il gelato al Blue Stilton, topinambur e lampone, un dessert dal sapore agrodolce.
Assaggiando questa prelibatezza ho deciso di abbinarci una vendemmia tardiva, un vino non eccessivamente dolce con gradazione alcolica moderata e grande acidità. Sto parlando dell‘Essenzia 2016 di Pojer e Sandri. Un vino minerale, semplice e con note fruttate molto presenti.
Se volessi azzardare un altro abbinamento proverei con una bollicina, con qualche anno alle spalle, dal colore oro e con una morbidezza avvolgente (vino che purtroppo non ho ancora nella mia carta, ma sono certa che arriverà).
In questi giorni, date le ultime disposizioni del DPCM, abbiamo chiuso il servizio presso il nostro ristorante a Borno, ma l’asporto resta comunque attivo, quindi perché non ordinare queste prelibatezze e una buona bottiglia di vino?
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Mariarosa – la Sommelier